Esame di Avvocato 2001: le tracce
I pareri di civile assegnati il primo giorno d'esame
Traccia n. 1
Un magazzino di proprietà di Tizio sito in uno stabile condominiale
viene
allagato dalle acque provenienti dalla conduttura fognaria di proprietà
comune
ostruita - così come accertato attraverso un'indagine tecnica -
dal materiale
scaricatovi da uno dei sovrastanti appartamenti non individuato con esattezza.
Il condominio, richiesto da Tizio del risarcimento dei danni provocati
al locale
ed alla merce che vi era depositata, in quanto cagionati da cosa in custodia,
rifiuta - con regolare delibera assembleare - il relativo pagamento declinando
la propria responsabilità in ordine alla produzione dell'evento
dannoso.
Tizio si rivolge ad un legale per la tutela delle proprie ragioni. Il candidato,
assunte le vesti del legale, premessi cenni generali sulla responsabilità
per
danni cagionati da cose in custodia, rediga un motivato parere.
Traccia n. 2
Tizio, celibe, proprietario di un appartamento, convive in esso more uxorio
con
la vedova Caia. Tra i due viene sottoscritta una scrittura privata, con
la quale
l'uomo concede in comodato gratuito l'appartamento alla donna, fino a quando
questa non porrà eventualmente di propria iniziativa termine alla
convivenza.
Qualche tempo dopo, Tizio, invaghitosi di un'altra donna, va ad abitare
con
questa, chiedendo subito dopo alla convivente abbandonata la restituzione
dell'appartamento. Tizio sostiene a tal fine che il contratto di comodato,
afferendo ad una convivenza fuori dal matrimonio, era contrario all'ordine
pubblico e quindi nullo. Sostiene inoltre che il negozio era da ritenersi
sciolto
con la cessazione della precedente convivenza in quanto funzionale al
mantenimento di un rapporto familiare di fatto.
Caia, intendendo opporsi alla richiesta di rilascio dell'appartamento,
si rivolge
ad un legale per un parere.
Il candidato, assunta la veste del legale, rediga motivato parere, evidenziando
le problematiche sottese alla fattispecie in esame.
Parere motivato su questione in materia penale
Traccia n. 1
Tizio, associato alla mafia, partecipa ad un conflitto a fuoco, con gli
esponenti
di un cosca rivale, riportando ferite da arma da fuoco ad un piede. Per
le
necessarie cure viene approntato, in luogo isolato e difficilmente raggiungibile
un ambulatorio di fortuna, nel quale viene chiamato a prestare la sua opera,
nottetempo, Caio, medico chirurgo, con l'ausilio di un anestesista e due
infermieri.
Caio, consapevole dell'appartenenza di Tizio ad un'associazione per
delinquere di stampo mafioso, presta la propria opera di soccorso ed omette
di trasmettere il referto all'Autorità giudiziaria, tornando più
volte anche nei
giorni successivi a trovare il paziente per verificarne le condizioni di
salute.
Temendo conseguenze per la sua condotta, Caio si reca successivamente da
un legale. Il candidato, assunte le vesti del legale, premessi cenni sulla
differenza tra il reato di partecipazione ad associazione mafiosa ed il
reato di
favoreggiamento, delinei la problematica sottesa alla fattispecie in esame
e
rediga motivato parere.
Traccia n. 2
Tizio e Caio, entrambi allievi nella disciplina del karate, il primo in
qualità di
cintura nera ed il secondo di cintura bianca, si impegnano in un incontro
di
allenamento ad esito del quale Caio riporta lesioni personali dichiarate
guaribili in un periodo di tempo superiore ai 50 giorni.
L'incontro si era svolto secondo le regole dello sport praticato senza
tuttavia
l'utilizzazione di mezzi di protezione imposti per le competizioni agonistiche
di tale tipo.
Tizio, nel timore di subire conseguenze in sede penale, si rivolge ad un
legale.
Il candidato, assunte le vesti del legale, premessa la trattazione della
problematica relativa alle cause di giustificazione non codificate ed in
particolare di quella configurabile nell'esercizio di un'attività
sportiva, rediga
motivato parere, soffermandosi sugli istituti e sulle problematiche sottese
alla
fattispecie proposta.
Gli atti giudiziari assegnati il terzo giorno d'esame
1) Atto giudiziario in materia di diritto privato
La compagnia di Assicurazioni "Zeta", avente la Sede legale a Roma, dopo
aver risarcito un proprio assicurato per il furto di un'autovettura avvenuto
ad
opera di ignoti in un parcheggio a pagamento installato, nei pressi dello
svincolo di Caserta dell'autostrada Roma-Napoli, in un'area interamente
recintata e protetta con un sistema di ingresso e di uscita automatizzato
gestito dalla società "Alfa", con sede a Napoli, conviene quest'ultima
davanti
al Tribunale di Roma per sentirla condannare alla rifusione della somma
corrisposta al proprietario del veicolo.
La compagnia attrice, a sostegno della domanda, deduce che al rapporto
di
parcheggio in questione sia applicabile la disciplina del deposito a titolo
oneroso di cui agli articoli 1766 e seguenti del Codice Civile e che la
responsabilità per la sottrazione del veicolo sia da attribuire
alla società
convenuta per la mancata predisposizione del servizio di vigilanza dell'area
con apposito personale.
La società "Alfa" decide di opporsi alla domanda, anche perché
citata in
giudizio davanti al giudice di luogo diverso da quello della propria sede
e da
quello dove trovavasi il parcheggio in cui era avvenuto il furto.
Il legale rappresentante della suddetta società si rivolge perciò
ad un
avvocato.
Il candidato, assunte le vesti del legale, rediga la comparsa di risposta
evidenziando le problematiche di ordine processuale e di ordine sostanziale
sottese al caso in esame.
2) Atto giudiziario su quesito in materia di diritto penale
Tizio e Caio, armati di pistola e con passamontagna, tendevano un agguato
in
località isolata a Mevia e Sempronio. Al passaggio di questi ultimi
li
fermavano con la minaccia delle pistole, legavano Sempronio lasciandolo
immobilizzato sul posto, narcotizzavano Mevia e si allontanavano portandola
con loro su di un' auto fino a raggiungere un appartamento di proprietà
di Caio,
dove tenevano segregata la donna, chiedendo ai familiari il pagamento di
una
somma di denaro in cambio della sua liberazione.
Nel corso delle indagini venivano attivate intercettazioni telefoniche,
che
consentivano, durante una conversazione tra Caio ed il marito di Mevia,
di
individuare la cabina telefonica dalla quale il primo parlava, per cui
questi
veniva arrestato sul posto. Immediatamente Caio indicava il luogo in cui
si
trovava sequestrata Mevia, e gli investigatori riuscivano a fare irruzione
nell'appartamento, a liberare l'ostaggio e ad arrestare Tizio.
Tratti a giudizio con rito direttissimo dinanzi al Tribunale per rispondere
dei
reati di sequestro di persona a scopo di estorsione in danno di Mevia,
di
sequestro di persona in danno di Sempronio e di porto illegale in luogo
pubblico di armi comuni da sparo, ad esito di giudizio abbreviato, Tizio
e Caio
venivano condannati rispettivamente alla pena di anni sedici ed anni
quattordici di reclusione. Venivano inoltre dichiarati interdetti in perpetuo
dai
pubblici uffici e in stato di interdizione legale per la durata della pena
ed
assoggettati alla misura di sicurezza della libertà vigilata per
la durata di tre
anni.
In particolare il Tribunale escludeva l'applicazione a Caio dell'art. 630,
quarto e
quinto comma, c.p., non ritenendo che ne ricorressero i presupposti.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Caio, rediga l'atto di appello
con
particolare riguardo alle cause di attenuazione della pena previste dalle
suddette disposizioni di cui all'art. 630 c.p.
3) Atto giudiziario su quesito in materia di diritto amministrativo
La società "Alfa" partecipa ad una gara d'appalto, indetta dallo
Stato, per la
costruzione di un edificio giudiziario. L'appalto, di importo superiore
alla soglia
comunitaria, viene aggiudicato alla società "Beta" in seguito all'esclusione
dalla società "Alfa" per anomalia dell'offerta.
La società "Alfa", ritenendo illegittima l'esclusione in quanto
non preceduta
dalla richiesta di chiarimenti ed assumendo che, previe idonee giustificazioni
sull'effettiva remuneratività dell'offerta, si sarebbe aggiudicata
la gara, avendo
indicato il prezzo più basso, si rivolge ad un legale.
Il candidato, assunte le vesti del legale, rediga l'atto più idoneo
a
salvaguardare la posizione della società "Alfa", tenendo conto della
circostanza che il contratto tra l'aggiudicataria e la stazione appaltante
è già
stato stipulato, e tratti le questioni sottese alla fattispecie in esame.
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